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Sbancarono la Roulette di Deauville, ma con un telecomando

I casinò sono una delle mete preferite per i bari che cercano di fare denaro facile e ciò di cui vi vogliamo parlare oggi è una storia di tanti anni fa che ha preso vita alla Roulette di Deauville e rappresenta ancora oggi una delle più grandi truffe messe a segno in una casa da gioco del vecchio continente.

La Roulette di Deauville, battuta da un pacchetto di sigarette

Sono passati oltre 40 anni dal momento in cui una banda di tre persone: due fratelli e una sorella sono riusciti a sottrarre alla casa da gioco vincite illecite per oltre 1 milione di euro, cifra che ai tempi rappresentava una quantità di denaro decisamente superiore al valore di oggi.

I tre complici erano riusciti, grazie alle migliori tecnologie del tempo, a modificare una pallina della Roulette che, azionata da un radiocomando a distanza permetteva di conoscere al 90% una serie di 6 numeri sui quali la pallina sarebbe andata a fermarsi e ciò permetteva di piazzare scommesse con una certa sicurezza.

I tre complici erano ben organizzati: il primo era proprio un croupier del casinò, incaricato di sostituire la pallina normale con quella modificata, il secondo fratello era quello che piazzava le puntate, mentre alla sorella spettava il compito di azionare il telecomando, nascosto all’interno di un pacchetto di sigarette, per far fermare la pallina nel “posto giusto”.

Viste le ingenti e frequenti vincite del giocatore, gli ispettori del casino si insospettirono e cercarono in ogni modo di capire come fosse possibile che il giocatore riuscisse a conquistare così tante vincite ma non ne arrivarono a capo, fino a quando un addetto alla sicurezza del casinò notò la sorella azionare il congegno elettronico nascosto nel pacchetto di sigarette e tutto venne a galla.

I tre vennero condannati e furono costretti a passare un lungo periodo di carcere, oltre ad aver dovuto restituire le vincite illecite. Se solo si fossero fermati, accontentandosi della cifra enorme già vinta, probabilmente si sarebbero potuti godere la vita e invece l’ingordigia dell’essere umano porta spesso a rovinose cadute.