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Online di febbraio 2016: i casino crescono, scende il poker

Sono stati diffusi da pochi i giorni i dati relativi alla raccolta del mese appena concluso che non ha riservato particolari sorprese rispetto all’andamento degli ultimi mesi, con un mercato che vede i casino crescono e  continuano ad incrementare i propri incassi e il poker online che continua a perdere terreno, seppur in maniera meno significativa, segno che sta per raggiungere la sua quota di mercato ideale nel mercato italiano.

I casino crescono ancora

Il mercato legale dei casinò online si appresta ad andare a spegnere la quinta candelina ed è difficile ormai pensare all’effetto novità, specialmente quanto si guarda ad un mercato veloce come quello online, eppure sembra proprio che sempre più italiani amino trascorrere qualche momento della giornata giocando in una delle tante sale virtuali legali disponibili nel nostro paese.

Non possiamo non sottolineare ancora una volta come l’effetto del mercato mobile sia importante in questi numeri e come l’evoluzione degli smartphone offra sempre più possibilità alle aziende del settore per poter realizzare giochi sempre più interessanti e accattivanti.

A parlare abbiamo un dato molto importante: un incremento del giocato pari a 46 milioni di euro, che corrisponde ad un incremento pari al 18,5% rispetto a quanto registrato nello stesso mese del 2015.

Il poker continua ad arrancare

Nel panorama italiano in cui da anni vi è un predominio indiscusso da parte di Pokerstars e con le recenti modifiche introdotte dalla società nel vip system, ovvero il programma che premia i giocatori più assidui, che è stato rivisto al ribasso non ci si poteva di certo aspettare qualcosa di diverso. Il cash game vede una flessione di ben il 17% e ciò è dovuto prevalentemente al fatto che molti giocatori semi professionisti hanno rinunciato alla loro strada, a causa della poca convenienza nell’inseguire i gradini di un sistema di incentivazione pesantemente azzoppato.

Praticamente stabile il mercato dei tornei, che cede uno 0,2% imputabile più ad una normale fluttuazione dei dati statistici che ad un vero e proprio calo.